Freelabster è una piattaforma collaborativa di servizi di stampa 3D che ha lo scopo di mettere in relazione chi ha bisogno di stampare in 3D con possessori di stampanti 3D che risiedono nelle vicinanze.
Creata a Nizza da Benjamin Pestel, Stanislas Gobert e Melissa Ibghi, si basa sul cloud di Amazon Web Services e ricorda tanto 3DHubs.
A oggi gli stampatori 3D italiani certificati per lavorare sulla piattaforma sono più di 200.
Ma, sostengono i fondatori, Freelabster non è la stessa cosa. E in cosa differisce la nuova piattaforma?
Freelabster ha creato un valore aggiunto al suo servizio di stampa 3D: l’iscrizione alla piattaforma è semplice, mentre la certificazione va meritata.
Certificazione alla piattaforma, con video
Per poter far parte della community bisogna infatti scegliere il proprio livello di certificazione (argento, oro o platino) per il quale ci si candida e portare a termine il progetto di stampa 3D che viene affidato.
Una volta stampato il progetto tramite l’apposita App-Freelabster, il candidato dovrà registrare un video, tramite il quale dovrà presentarsi e commentare il risultato della sua stampa
Il video sarà sottoposto all’esame dello staff di Freelabster che convaliderà o meno il livello della certificazione.
La certificazione è la garanzia per il cliente di poter affidare il suo progetto a una persona adatta e preparata a realizzarlo.
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