Il duo di designer olandese Eric Klarenbeek e Maartje Dros ha creato un biomateriale 3D stampabile a base di alghe che potrebbe offrire un’alternativa ecologica alle plastiche per la stampa 3d.
Klarenbeek e Dros, laureati presso la Design Academy di Eindhoven, hanno lavorato per lo sviluppo di un materiale polimerico sostenibile ed ecologico per qualche tempo. Klarenbeek, da parte sua, ha lavorato allo sviluppo di biomateriali stampabili in 3D per almeno sei anni. Ha anche creato la prima sedia stampata in 3D al mondo composta da funghi viventi.
Ultimamente i due designer hanno dedicato la loro attenzione ad un diverso tipo di materiale naturale per creare un biopolimero stampabile: le alghe.
In breve, i progettisti hanno sviluppato un metodo per coltivare le alghe asciugarle e trasformarle in un filamento stampabile 3D.
Secondo i progettisti, questo eco-materiale potrebbe essere utilizzato per produrre una vasta gamma di prodotti comunemente usati, tra cui bottiglie per shampoo, bidoni della spazzatura, articoli per la tavola e altro.
Si spera, inoltre, di essere in grado di scalare il loro sistema di crescita delle alghe in modo localizzato al fine di sostituire completamente le materie plastiche fossili e a base di olio.
Le alghe non presentano solo benefici ambientali ma sono anche in grado di filtrare l’anidride carbonica dall’atmosfera. Questo perché crescono attraverso l’assorbimento di CO2 e producendo un amido che può essere utilizzato come materia prima per bioplastiche o agenti leganti.
Il prodotto di scarto è ossigeno, quindi aria pulita.
Klarenbeek e Dros stanno utilizzando il loro tempo di ricerca tra il loro laboratorio nei Paesi Bassi e il loro laboratorio di ricerca e produzione di alghe aperto presso la Fondazione Luma.
I due stanno lavorando alla coltivazione delle alghe, mentre il laboratorio di Arles sta coltivando le alghe locali. Entrambi i materiali vengono utilizzati per produrre gli stessi prodotti.
Il team spera di stabilire quello che chiamano “3D Bakery”, che sarebbe essenzialmente una “rete locale di stampanti 3D biopolimeriche” per la stampa 3D a base di alghe ecocompatibile.
“La nostra idea è che in futuro ci sarà un negozio su ogni angolo di strada dove poter” cuocere “materie prime biologiche, proprio come il pane fresco. Non dovrai andare in zone industriali remote per acquistare mobili e prodotti delle catene multinazionali. La stampa 3D sarà la nuova arte e l’economia decentrata “, ha detto Klarenbeek
Anche se potrebbe passare ancora un po’ di tempo prima che emergano i panifici 3D, Klarenbeek sembra sicuro di poter diventare una realtà entro i prossimi dieci anni. I designer stanno attualmente esibendo i loro campioni di alghe stampate in 3D al Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. Come parte della mostra, Klarenbeek e Dros stanno addirittura crescendo alghe nello stagno del museo. Queste alghe saranno trasformate in un filamento che utilizzeranno per stampare in 3D una replica di un oggetto di vetro proveniente dal museo.
La mostra a Rotterdam è aperta fino al 14 gennaio 2018.
Fonte: www.stampa3dstore.com
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